Zenoni record italiano dopo 43 anni

19 Gennaio 2025

L’azzurra migliora il primato nazionale indoor con 4:03.59 vincendo nei 1500 in Lussemburgo, superato il limite di Gabriella Dorio (4:04.01 nel 1982). Carmassi al personale, 8.00 nei 60hs

Cade un altro primato storico. È favolosa la corsa di Marta Zenoni che vince al meeting di Lussemburgo con 4:03.59 nei 1500 metri e supera dopo quasi 43 anni il record italiano indoor di Gabriella Dorio, 4:04.01 il 7 marzo 1982 a Milano. Straordinaria la prestazione dell’azzurra, campionessa europea nella staffetta di cross poco più di un mese fa, talento giovanile che finalmente coglie un risultato di valore a livello assoluto. La 25enne bergamasca, portacolori della Luiss, si rende protagonista di una gara entusiasmante, sempre in testa alla ricerca del crono oltre che del successo: demolito di cinque secondi abbondanti il personale indoor (4:08.92 dell’anno scorso), sfiorato quello outdoor (4:03.00). Dopo il primato italiano all’aperto, realizzato nel 1982 da Gabriella Dorio e riscritto nella scorsa stagione da Sintayehu Vissa con 3:58.11 alle Olimpiadi di Parigi, ora viene migliorato anche il record al coperto. Entra in una nuova dimensione la lombarda, già sul podio internazionale con il bronzo mondiale U18 degli 800 nel 2015 e due volte agli Europei U23 nei 1500 metri, bronzo nel 2019 e argento nel 2021, che nelle ultime stagioni è tornata a crescere dopo una serie di infortuni. Il suo è un assolo nella tappa Silver del World Indoor Tour davanti alla spagnola Marta Garcia (4:09.80), quarta Elena Bellò (Fiamme Azzurre) con 4:10.72.

“Mi sono sentita molto bene - racconta Marta Zenoni - e a 600 metri dall’arrivo ho urlato alla lepre di togliersi, poi alla fine ho chiuso più forte da sola con parziali di 32.1 e 31.9 negli ultimi due giri. Sapevo di essere in condizione, dopo l’oro agli Europei di cross, ma speravo che la gara fosse più tirata”. Tra le iscritte c’era la britannica Revée Walcott-Nolan (3:58.08 di personale outdoor), assente al via. “E allora ho detto a me stessa di correre d’istinto, ascoltando le mie sensazioni. Mi sono divertita. Quest’anno voglio andare forte, consolidarmi a un nuovo livello, senza pensare a quello che è successo in passato. Soprattutto cerco la continuità che mi è mancata, anche perché fino ad agosto ho avuto dolore ai tendini. Dopo la laurea in management vorrei presto iniziare un master, sempre alla Luiss di Roma, e intanto mi alleno allo stadio della Farnesina, seguita adesso da Viorel Lache. Per la stagione indoor punto sui 1500 metri, ma all’aperto potrei provare anche altre distanze”.

Prima uscita dell’anno e c’è subito il personale per Giada Carmassi nei 60 ostacoli. Non poteva iniziare meglio la stagione dell’azzurra che ferma il cronometro a 8.00 con il secondo posto nella finale in Lussemburgo. La trentenne dell’Esercito abbassa di tre centesimi il suo limite di 8.03 stabilito un anno fa e diventa la quinta italiana di sempre a sei centesimi dal record (7.94 di Veronica Borsi nel 2013). Un ottimo debutto per la friulana che in batteria vincendo con 8.05 era già riuscita a sfiorare il suo primato. Nella scorsa estate è scesa a 12.87 sui 100hs con il successo agli Assoluti di La Spezia, quarta azzurra alltime, confermando il titolo tricolore all’aperto. In questa trasferta di esordio chiude alle spalle della sudafricana Marioné Fourie che si impone con 7.98 mentre Veronica Besana (Fiamme Gialle) corre 8.17 nel turno eliminatorio e 8.23 nella finale B in cui precede Angelika Wegierska (Atl. Firenze Marathon, 8.24 dopo la batteria in 8.28). Sui 60 metri 7.48 di Irene Siragusa (Esercito). [RISULTATI]

IN ITALIA - Ancora un passo avanti nei 60 metri del 21enne Filippo Cappelletti (Osa Saronno Libertas) con 6.65 al Palaindoor di Padova, di nuovo al personale una settimana dopo il 6.67 ottenuto a Modena dal giovane sprinter, bronzo europeo U20 con la 4x100 nel 2021 e poi condizionato dai problemi fisici nelle ultime tre stagioni. Nella gara femminile 7.48 per un’altra velocista classe 2003, la piemontese Gaya Bertello (Pol. Novatletica Chieri). [RISULTATI] Si migliora al PalaCasali di Ancona il triplista Federico Morseletto (Studentesca Rieti Milardi), finalista mondiale under 20 nel 2022, atterrato al personal best di 16,42 con venti centimetri di progresso per aggiudicarsi il duello con Simone Biasutti (Fiamme Gialle, 16,37) e nel lungo il non ancora ventenne Riccardo Mancini (Acsi Atl. Campidoglio) balza a 7,71. In evidenza sul rettilineo dei 60 metri la 24enne Svetlana Fanale (Cus Palermo) che si porta a 7.41, tra gli uomini 6.77 per Angelo Ulisse (Fiamme Gialle) e Lorenzo Ianes (Athletic Club 96 Alperia). [RISULTATI] A Saronno (Varese) sale a 5,12 nell’asta Leonardo Scalon (Battaglio Cus Torino), appena entrato nella categoria juniores, mentre Great Nnachi (Carabinieri) comincia la stagione da 4,10. [RISULTATI]

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