Addio Pino Clemente, divulgatore di atletica

26 Novembre 2025

Tecnico, giornalista, professore, studioso e scrittore ma la parola più giusta per definire Pino Clemente, scomparso ieri a Palermo all’età di 88 anni, è “divulgatore di atletica”. Tanti avevano ricevuto via posta, praticamente senza preavviso, la sua opera in tre volumi (raccolta dei testi pubblicata nell’omonima rubrica di “Corri Sicilia”) che può essere considerata il suo manifesto e ora anche la sua eredità: “Le scarpette chiodate”. Titolo evocativo per una enciclopedia della corsa in cui era racchiuso tutto il sapere di uno degli ultimi decani della nostra atletica, arroccato nella sua Sicilia ma capace di portare le sue conoscenze tecniche e storiografiche in tutta la penisola.

Nella sua sterminata produzione letteraria figurano altri libri che possono considerarsi ancora attualissimi come L’atletica leggera (1987), L’atletica è leggera (1988), La scienza e l’arte dell’allenamento (2001), La Storia dell’Atletica Siciliana (dai miti Eraclei al 2006) che non possono mancare nella biblioteca di un appassionato. Così come la sua penna pungente aveva reso celebre ben oltre i confini regionali il mensile “Corri Sicilia” di cui era stato direttore. Collaboratore di vari quotidiani (dalla Gazzetta dello Sport al Giornale di Sicilia), nonostante gli acciacchi di una vita che lo inchiodavano sulla sedia a rotelle, praticamente fino all’altro ieri Pino non aveva fatto mancare i suoi commenti via social a tutti i fatti di attualità dell’atletica, mostrandosi sempre lucido e aggiornatissimo.

Al centro della sua opera di divulgazione dei valori dell’atletica non poteva, però, non esserci il suo “credo” tecnico che lo aveva reso un maestro di sport conosciuto in tutta Italia. Un punto di riferimento per tutti gli allenatori siciliani, a partire da Tommaso Ticali, suo allievo da atleta che aveva poi trasmesso gli insegnamenti ricevuti a uno stuolo di mezzofondisti siciliani fra cui Anna Incerti. Proprio dalla sua Sicilia, distinguendosi per la sua grande umanità, Clemente aveva avviato una serie di innovazioni tecniche diventando una sorta di precursore del mezzofondo femminile prolungato da equiparare a quello maschile. Dopo aver scoperto Margherita Gargano al liceo Francesco Scaduto di Bagheria, dove insegnava, Pino aveva allenato generazioni di mezzofondisti ma anche di lanciatori come Maria Tranchina e Nicola Siracusa. Anche Simona La Mantia, oro europeo indoor e argento all’aperto del triplo, aveva cominciato a fare atletica grazie a Pino Clemente.

Nato a Palermo il 19 maggio 1937, dopo una buona carriera da calciatore, si era laureato in Farmacia ma aveva capito presto che la sua vocazione era un’altra. Nel 1965 si era così diplomato all’Isef dedicandosi all’insegnamento a livello scolastico e poi presso la Facoltà di Scienze Motorie di Palermo. 

La sua eredità si prolungherà ben oltre la sua scomparsa, per la quale tutta l'Atletica Italiana, a partire dal presidente Stefano Mei e dal Consiglio Federale, si unisce nelle condoglianze alla famiglia. 

I funerali si svolgeranno giovedì 27 alle 10.30 presso il cimitero di Sant'Orsola di Palermo.

f.n.



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