Marcia, azzurri all'assalto della Coppa Europa

15 Maggio 2019

Domenica 19 maggio ad Alytus il trofeo continentale. Palmisano: “Un primo obiettivo nella stagione iridata”. Stano: “Parto per dare il massimo”. Giorgi: “Nuova sfida nella 50 km”

di Luca Cassai

Azzurri pronti alla partenza per la Coppa Europa di marcia. Domenica 19 maggio ad Alytus, in Lituania, il team italiano sarà presente al completo con 22 convocati: undici uomini e altrettante donne, quattro atleti in ognuna delle prove assolute (50 e 20 km maschili e femminili), più tre under 20 nelle due gare di 10 chilometri dedicate ai giovani, per un totale di sei formazioni. Tra i più attesi Antonella Palmisano, bronzo mondiale ed europeo sulla 20 km, che ha vinto nel trofeo continentale del 2017. Sarà al debutto stagionale sulla distanza come Massimo Stano, quarto nella scorsa estate agli Europei di Berlino dopo il terzo posto nei Mondiali a squadre di Taicang. Per la primatista italiana della 20 km Eleonora Giorgi è previsto invece l’esordio assoluto sulla 50 chilometri.

ISCRITTI/Entries - ORARIO/Timetable - DIRETTA VIDEO STREAMING - LA SQUADRA ITALIANA - TUTTE LE NOTIZIE/News - LE PAGINE EA SULLA MANIFESTAZIONE - IL SITO DELL’EVENTO

PALMISANO: “AL VIA CON FIDUCIA” - Due anni fa il successo a Podebrady, nell’ultima edizione della Coppa Europa, ha dato il via sulla 20 chilometri di marcia alla stagione del bronzo mondiale di Londra per Antonella Palmisano. “Come sempre c’è l’intenzione di far bene - racconta l’azzurra che poi ha conquistato il terzo posto anche agli Europei di Berlino nel 2018 - pur sapendo che il picco non è adesso, ma arriverà a fine settembre con i Mondiali di Doha. Ogni gara è diversa dalle altre e bisogna lottare sul campo. Stavolta non vale solo in chiave individuale, ma il risultato di tutte sarà importante per la squadra”. “Questa è una settimana di rifinitura negli allenamenti - prosegue la 27enne pugliese delle Fiamme Gialle allenata da Patrizio Parcesepe - con gli ultimi lavori che servono per aumentare la fiducia e tenere le gambe sveglie, anche se conta quello che si è fatto prima. L’ultimo periodo, per la mia esperienza, non è poi così fondamentale, se penso alle difficoltà che ho avuto nel 2015 prima dei Mondiali dove comunque sono arrivata quinta.

In questa stagione un intoppo a gennaio mi ha portato via un paio di settimane, nel momento più impegnativo della preparazione, però adesso tutto procede bene. A fine aprile ho esordito con i 10.000 su pista in 42:40.9, una quarantina di secondi in più rispetto al 2017, ma sapevo che non ero allo stesso livello. Ci sono due mesi in più rispetto al solito per preparare il grande evento, che sarà in autunno, e questo mi dà tranquillità per non cercare le cose in fretta. Invece di Alytus ho un ricordo... “bagnato”, perché lì nel 2016 ho fatto il rientro prima delle Olimpiadi, sotto la pioggia. Spero almeno che stavolta non ci sia il diluvio! Poi ho in programma un’altra 20 chilometri, tre settimane più tardi, l’8 giugno a La Coruna in Spagna per trovare confidenza con il ritmo-gara, quindi un periodo di raduno in Giappone a fine luglio”.

STANO: “IN GARA PER DIVERTIRMI” - Terzo nei Mondiali a squadre di Taicang, quarto agli Europei di Berlino sfiorando il podio. Il 2018 ha proiettato Massimo Stano in una nuova dimensione internazionale e il suo ultimo test agonistico è stato particolarmente incoraggiante con 38:28.05 nei 10.000 di marcia su pista il 28 aprile a Roma, secondo crono italiano di sempre. “Ho lavorato sulla tecnica, dopo la squalifica degli Assoluti indoor - spiega il pugliese delle Fiamme Oro, 27 anni, che a sua volta si allena nel “Parce Team” - e nella gara dei 10.000 ho chiuso con zero richiami. Non ho cercato il tempo, perché pensavo alla correttezza del gesto e la preparazione puntava alla Coppa Europa, ma comunque è arrivato. Se me l’avessero detto prima, forse mi sarei messo a ridere, ma evidentemente la condizione è buona. Sono contento, però non significa niente, visto che non c’è paragone con la 20 chilometri”. Tutti i migliori europei sulla distanza sono iscritti alla gara di Alytus. “Parto per dare il massimo e per divertirmi, senza rimpianti. A Berlino ho mancato la medaglia per appena un secondo, ma significa solamente che quel giorno i primi tre erano più forti. Può succedere di tutto con tanti pretendenti, almeno una decina, ma questo mi piace e sarebbe bello rimanere davanti il più possibile. La scorsa stagione mi ha detto che posso stare con i migliori e probabilmente gli altri butteranno un occhio anche a me, non è un problema”. Domenica la prima gara dell’anno sulla 20 chilometri. “Cercherò di meritarmi la convocazione per i Mondiali, non voglio nulla di regalato. Qui c’è da pensare al piazzamento per la squadra - prosegue - e fare le mosse giuste senza commettere errori. Sulla carta possiamo dire la nostra, con la Spagna che sembra un gradino sopra tutte, ma almeno con le altre ce la possiamo giocare perché siamo una formazione di valore. Di solito non porto mai il cronometro e guardo poco anche quello fisso sul percorso, stavolta ancora meno.

Per fare il tempo ci saranno altre occasioni, ad esempio anch’io dopo la Coppa Europa prevedo di gareggiare in un’altra 20 km a La Coruna”.

GIORGI: “UN DEBUTTO E TANTE EMOZIONI” - Il giorno dell’esordio nella 50 km di marcia è sempre più vicino per Eleonora Giorgi, primatista italiana della 20 chilometri con 1h26:17 nel 2015. “Una sfida nuova, che per me significa molto - dichiara la 29enne lombarda delle Fiamme Azzurre - e la vivo come un lungo viaggio in cui cercherò di superare i miei limiti. Mi sembra un’avventura, un’impresa, ma ho voglia di farcela. Sono molto curiosa e provo un mix di diverse sensazioni. È la prima volta, non so esattamente cosa aspettarmi perché se ci penso 50 chilometri mi sembrano veramente tanti e quindi un po’ di timore è inevitabile. Sono carica e consapevole di arrivarci preparata, con tanti lavori lunghi alle spalle: un paio di “maratone”, diversi altri allenamenti di 40 o di 35 chilometri”. Un cammino condiviso con il tecnico Gianni Perricelli che è stato un grande interprete della distanza, argento mondiale e bronzo europeo, ma anche il fidanzato Matteo Giupponi ha indossato più volte la maglia azzurra in questa specialità. “Mi hanno detto che è una gara tosta ma anche molto bella. Sembra strano, però una delle parti più difficili potrebbe essere quella iniziale, perché bisogna stare attenti a non strafare. Mi piacerebbe partire con un ritmo di poco inferiore ai 5 minuti al chilometro, anche se è difficile fare pronostici. Spero anche di divertirmi, di arrivare bene agli ultimi 10 chilometri. Per la prima volta c’è una squadra italiana in questa gara e tutte le altre azzurre ne hanno già completata almeno una, credo che possiamo essere competitive”. Nel percorso di avvicinamento, la vittoria sulla 20 km del match internazionale a Podebrady con 1h27:46, il miglior crono personale delle ultime quattro stagioni. “Non mi aspettavo un risultato del genere dopo i grandi volumi di lavoro, ma evidentemente sono riuscita a sbloccarmi su velocità che non sto più facendo in allenamento, con sensazioni che invece mi mancavano nelle prime gare. Torno in Lituania dieci anni dopo gli Europei under 23 di Kaunas, dove ho fatto una delle mie prime esperienze in azzurro, e l’emozione è sempre la stessa. C’erano i miei genitori, che avevano viaggiato addirittura in pullmino, mentre stavolta prenderanno l’aereo. L’ho già detto anche a loro di non esagerare con il tifo all’inizio, perché la gara è molto più lunga del solito!”.

DIRETTA STREAMING - La Coppa Europa di marcia ad Alytus (Lituania) sarà trasmessa domenica 19 maggio dalle 8.00 ora locale (7.00 in Italia) in diretta video streaming a questo LINK.

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Twitter @atleticaitalia | Facebook www.facebook.com/fidal.it



Condividi con
Seguici su: